Subject : ARTE E GUERRA By : di Alessandro Ludovico Date : 2001/11/02
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ARTE E GUERRA |
Lo sguardo della Net Art sulle
twin towers:
viaggio nella memoria digitale della Grande Mela |
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L'11 settembre come testimonianza civile e
arte collettiva. Le opere on line con cui la comunit internazionale
degli artisti di New York ha ricordato la tragedia che ha cambiato
il mondo |
di Alessandro Ludovico |
2/11/2001 |
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Tra le molte cose, l'11 settembre ha mutato profondamente
la percezione che gli abitanti di Manhattan hanno del proprio ambiente
vitale. Di fronte allo shock generale anche la comunit degli artisti
newyorkesi si quindi sforzata di dare un senso allo sgomento, cristallizzando
nella memoria qualcosa che si vorrebbe (ma non si riesce) a dimenticare.
La stessa comunit artistica, d'altronde, piange un suo morto. Si
tratta di Michael Richards, il cui studio si trovava al 92esimo piano
di una delle due torri crollate e al quale stata dedicata una pagina
Web.
Fra le fatali coincidenze dell'11 settembre va annoverata quella
dovuta alla data (11.9, che secondo la tradizione anglosassone
di porre prima il mese e poi il giorno diventa 9.11), che coincide
con la sequenza del numero di emergenza americano (il nostro 113).
Tale coincidenza ha ispirato manifestazioni e realizzazioni simboliche
che cercano di esternare la paura residua e l'incredulit per qualcosa
che nessuno pensava sarebbe mai successo. Fra gli artisti in prima
linea, Wolfgang Staehle, che ha certamente realizzato l'opera d'arte
pi significativa da questo punto di vista, della quale ci ha parlato
in un'intervista.
La sua installazione esposta nella Postmasters
Gallery consisteva in tre streaming forniti da altrettante Web
Cam puntate su luoghi distanti della terra: la torre della televisione
di Berlino, il monastero medievale di Comburg, in Germania, e una
spettacolare veduta della parte sud di Manhattan. Intesa originariamente
come un update moderno del concetto di "veduta", l'opera di
Stahele stata cos testimone di tutta la tragedia, con immagini
riprese a distanza di qualche secondo lungo tutto quel drammatico
marted. La comunit internazionale di artisti fondata on line gi
da diversi anni da Staehle (The
Thing), comincia a interrogarsi sulle conseguenze di ci che
successo nei confronti di un possibile pericolo di limitazione delle
libert civili.
Tra documento e invenzione
Anche Rhizome.org, affollata comunit di artisti on line che come
The Thing ha la sua sede fisica a New York, ha lanciato il suo 911-The
September 11 Project: Cultural Intervention In Civic Society,
in cui raccoglie materiale e link di alcune fra le espressioni creative
pi significative messe on line a partire da quella data. Fra questi
i cortometraggi pieni di dubbi e angosce montati da HaiDai
Nguyen come la breve ma toccante animazione in flash di HungryButScared,
mentre di stampo pi classico sono i messaggi personaggi nel Digital
Video Quilt, in cui ciascuno pu lasciare il suo messaggio personale
in video entrando
a far parte di una commemorazione collettiva e personale.
Con un approccio pi documentativo il NYC Independent Media Center
ha invece prodotto un video di quasi mezz'ora con molte interviste
e riprese fatte soprattuto in strada video.
Anche i fotografi hanno catturato immagini intime, quotidiane, simili
ma profondamente diverse da quelle viste in Tv. Sono significative
sono quelle di Momus,
di Newsgrist,
cos come quelle scattate da Brooklyn da Christopher
Fahey e David
F. Gallagher. Sul fronte progettuale, invece, il progetto di ricreare
le torri attraverso fasci di laser luminosi, da parte degli architetti
Gustavo Bonevardi e John Bennett, insieme agli artisti Paul
Myoda e Julian LaVerdiere, d la dimensione di quanto le torri
fossero familiari ai newyorchesi. Web.art e net.art sono state utilizzate
come tecniche dirette per ottenere risultati simbolici immediati.
L'arte minimale dell'agenzia Mixedmedia.com,
per esempio, agisce tramite la grammatica dell'interfaccia informatica
e rappresenta la scomparsa delle torri con due immagini dalla stessa
forma, ma che il browser non trova e quindi mostra come "mancanti".
Similmente l'animazione in Javascript dell'artista francese Jimpunk
fa scomparire a breve distanza di tempo due finestre della forma delle
torri su uno sfondo che lampeggia di rosso. Mediamixer,
invece, riproduce il bombardamento informativo ed emotivo di quel
giorno attraverso testi, immagini e animazioni che si susseguono ogni
volta che si tenta di chiudere una finestra. Fra i numerosi progetti
collettivi, infine, va segnalato il Why Project, che prendendo spunto
dall'omonima serie di manifesti disegnati da artisti negli anni settanta
contro la guerra nel Vietnam, raccoglie sul
suo sito contributi di vario tipo, poesie, testi, immagini e quant'altro,
che gli utenti inviano liberamente, alcuni dei quali risultano decisamente
interessanti. Una sorta di database internazionale multilingue che
terminer la sua compilazione l'11 settembre 2002.
L'ombra delle twin towers
Se quindi le torri gemelle sono state estirpate dal panorama quotidiano
di milioni di abitanti della grande mela, pur vero che con esse
si modificato il significato stesso della skyline. Sar anche per
questo che le case di produzione cinematografica, le software house
le agenzie pubblicitarie si stanno affrettando a rimuoverle dai propri
prodotti realizzati in precedenza, come Flight Simulator di Microsoft.
Un ritocco digitale per non riaprire ferite emotive ancora aperte,
che non devono essere cos banali, visto che i centri di supporto
psicologico hanno riscontrato diversi casi di abitanti della parte
sud di Manhattan che credono di "vedere" una sorte di ombra notturna
delle torri che non ci sono pi. La produzione delle realt fittizie
deve adattarsi rapidamente alla follia della realt quotidiana, anche
se si tratta di modificare abitudini consolidate. Come se le due parole
pi importanti di una celebre frase siano state definitivamente cancellate. |
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