”Io, David Vincent, ho
il diritto di rubare, modificare
e distruggere materiale senza il
consenso dell'autore”.
Con questa laconica affermazione
jimpunk costruisce il personaggio/alter-ego
David Vincent, protagonista
di un ciclo di lavori ispirati all’equivoco
rapporto tra l’originale, la sua
manipolazione, e la copia. La prima
azione di questo ciclo è You
can’t copy me! , una “performance”
stratificata e irreale che (grazie
all’intervento di christophe bruno,
net artista francese, nonché amico
di jimpunk), termina con il plagio
di un testo sul plagio. La seconda
operazione, L’anguille, è
un affascinante viaggio mentale
di David a partire dall’errata interpretazione
di “una parola” in un’opera dell’artista
americano Douglas Gordon. Nel ciclo
di lavori, improbabili messe in
scena di “casualità”, jimpunk gioca
con l’infinità possibilità di dialogo
tra autorialità e plagio.
P.S. il nome David Vincent, è sicuramente
“scippato” (jimpunk ci lascia qualche
indizio) al protagonista de “Gli
Invasori”, sci-fi anni ’60 che,
tra l’altro, in Francia continua
a riscuotere un nostalgico successo.
(luca bertini)
Links
il
sito di Jimpunk
il sito di Christophe Bruno
you can’t
copy me!
l’Anguille
Gli Invasori
Gogol
Chat, di Bruno e Jimpunk
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